Aldilà dei numeri, delle sensazioni di euforia di un vincitore
Aldilà dei numeri, delle sensazioni di euforia di un vincitore come il Presidente Macri, di una squadra affiatata e di un chiaro superamento politico, vogliamo riscattare quel nuovi sentimenti che ormai si sono affermati in Argentina: la pace ed il lavoro.
C’è nell’aria quel sentirsi più sicuri, in un paese dove ritorna la Democrazia piena e dove un governo serio sta preparando il decollo di un’economia che si era bloccata per diversi motivi. La vittoria del governo di domenica scorsa è anche una grande responsabilità che il popolo argentino ha cominciato a capire e ad accettare.
Si respira entusiasmo, voglia di “cambiemos” e questo slogan è come una piantina che ha voglia di germinare. Il mondo, ormai, si avvia verso una nuova realtà che, se non riusciamo ad interpretarla, saremo condannati a rimanere indietro.
Le vecchie ideologie populiste stanno passando di moda e le società hanno l’obbligo di pensare più collettivamente: questo è il messaggio che sta crescendo nella società argentina, grazie alla gestione di un Presidente che sta facendo storia con la sua squadra e con quel sano sentimento di eguaglianza e di sacrificio che, da ormai vari anni, prima nella sua gestione nella Città di Buenos Aires, poi dalla Casa Rosada, è riuscito a proporre con successo.
L’Argentina è un paese ricchissimo, sia per la sua terra fertile, sia per il suo popolo di emigranti abituati a lavorare.
Cosa sarebbe l’Argentina senza la nostra collettività italiana? Un figlio della Calabria ha raggiunto la prima magistratura e sta facendo un grande lavoro, portando protagonismo anche a livello del MERCOSUR, confermando la forza dell’Argentina ed equilibrando quell’assimetria che dominava il Brasile.
Oggi l’Argentina sta rinascendo, con vigore e con fermezza.
C’è ancora tanto cammino da fare in Argentina, ma l’impronta è già marcata e siamo sicuri che questo governo riuscirà a farla decollare in poco tempo.
Complimenti Presidente Macri!
EUGENIO SANGREGORIO