Il deputato Eugenio Sangregorio (USEI), parlamentare italiano eletto in Argentina, ha condiviso con il presidente della Regione Calabria Mario Oliverio la perplessità sulla bozza di intesa ministeriale finalizzata a delineare il nuovo rapporto tra lo Stato ed alcune singole Regioni, anticamera di quel regionalismo differenziato che penalizzerà il Mezzogiorno.
«Capisco la paura che queste modifiche di autonomia differenziata portino un maggiore vantaggio a quelle regioni forti del Nord. – ha detto Sangregorio – Purtroppo sappiamo da tempo che il Sud Italia è in una situazione critica, senza gli aiuti si andrebbe ad evidenziare maggiormente la distanza tra Nord e Mezzogiorno. Invece ora sarebbe il momento di pensare ad uno sviluppo di tutta l’area meridionale andando a implementare il turismo creando nuove infrastrutture per rendere l’accesso ai turisti molto più fruibile. Ad esempio ci sono zone della Calabria, completante prive di infrastrutture, e molto difficili da raggiungere, ma con un potenziale turistico molto alto grazie al mare e a tutte le risorse che può offrire. Rendere maggiore autonomia alle Regioni senza dare i giusti strumenti sarebbe un grosso errore. Renderebbe ancora più povero un territorio che ha tanto da dare ma ancora non ha le risorse adeguati per correre da solo. La mia intenzione – ha concluso Sangregorio – è quella di chiedere al Governo maggiori risposte su questo tema in modo da creare le giuste modifiche a questa bozza di intesa».
L’on. Sangregorio, in una nota, ha inoltre espresso compiacimento per l’intesa UE-Mercosur che Brasile, Argentina, Uruguay e Paraguay hanno raggiunto a Bruxelles. «Questo accordo rimuoverà gran parte dei dazi sulle esportazioni UE e permetterà alle imprese di risparmiare oltre 4 milioni di euro all’anno. – ha fatto notare Sangregorio – Il trattato creerà un mercato di 780 mila persone. Questo è un accordo storico che permetterà finalmente maggiore integrazione tra due economie. Da sempre dico che è importante sia per l’Italia che per l’Argentina avere rapporti commerciali, l’Argentina è un paese ricco di risorse e materie prime mentre l’Italia ha il know how che a noi manca. Questo accordo potrebbe aprire a nuove opportunità commerciali e di sviluppo economico». (rp)