I politici del nostro Bel Paese, e particolarmente gli eletti all' estero, dovrebbero darsi da fare per mettere in campo una politica di autentica inclusione per noi italiani che abitiamo oltre oceano, che chiediamo di essere riconosciuti come una vera e propria risorsa per l’Italia
La nostra storia si ripete, perché si ripetono le azioni umane, ma questa volta sono altri i protagonisti. Risulta ben chiaro nel caso dei migranti siriani, che arrivano in Europa cercando scampo a morte sicura e sperando di poter preparare un destino migliore ai propri figli. Questa volta tocca all’Europa accogliere e integrare. Si produce l’inversione dei ruoli, si torna agli spostamenti di massa, come quelli degli anni 40 e 50, quando erano i cittadini europei ad emigrare, cercando nuovi orizzonti, soprattutto nelle Americhe.
Diventa particolarmente opportuno, in queste nuove circostanze, pensare di offrire i diritti e le opportunità che meritano ai cittadini italiani che risiedono all'estero come me, a noi che abbiamo fatto molto in questi anni e ne faremo ancora di più lottando per realizzare il nostro sogno, la creazione di una Grande Italia oltre l’Italia.
I politici del nostro Bel Paese, e particolarmente gli eletti all' estero, dovrebbero darsi da fare per mettere in campo una politica di autentica inclusione per noi italiani che abitiamo oltre oceano, che chiediamo di essere riconosciuti come una vera e propria risorsa per l’Italia.
Il mondo é cambiato e i cambiamenti si sono susseguiti ad un ritmo vertiginoso ed incalzante. Le crisi sono più ricorrenti di prima e i Paesi hanno bisogno di politici competenti e lungimiranti, in grado di rappresentare l’interesse reale dei popoli, in una visione globale aperta al futuro.
Se nella nostra qualità di cittadini italiani all’estero non veniamo interpellati per entrare a far parte del progetto per una Grande Italia, verranno persi i veri valori che devono guidare il nostro Paese, con particolare riguardo all’italianità e alla nostra cultura. L'esito positivo di quest’impresa non dipende soltanto dal governo in carica, ma, come non ci stanchiamo di ripetere, dai rappresentanti scelti dagli italiani che risiedono all’estero, parlamentari che invece di lavorare in maniera congiunta, difendendo gli interessi della comunità, si muovono, quando si muovono, preservando i propri benefici e non lottando per soddisfare i bisogni e i desideri di chi li ha eletti.
Ora è il momento giusto per portare avanti un piano d’azione comune tra tutti i parlamentari che sono stati eletti all’estero, perché si facciano valere di fronte al governo in carica. C’é un’altra Italia fuori dall’Italia: la nostra idea é quella di fornire allo Stato le nostre tante competenze, contribuendo a promuovere il cambiamento nel nostro Paese attraverso questa nuova realtà che vogliamo far nascere.
L’USEI – Unione Sudamericana Emigrati Italiani vuole coinvolgere tutti i parlamentari all’estero, e invita i connazionali che abitano in patria a lavorare in maniera congiunta affinchè questo progetto diventi realtà. Il nuovo risorgimento italiano sarà sostenibile solo se verranno inclusi in questo progetto tutti gli italiani residenti all’estero. L’unità é la nostra forza: é il nostro motto, che vogliamo far diventare realtà con il vostro aiuto.
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