Esaminando i numeri si possono fare varie considerazioni: riguardo le 20 Regioni, nel 2017 vi erano 3 Regioni governate dalla destra e 17 dalla sinistra mentre oggi la destra governa in 15 e la sinistra in 5. Da ciò ogni commento è superfluo. Per quanto riguarda il referendum il SI ha vinto con il 68% mentre il NO ha ricevuto il 32% dei consensi. Da questo dato occorre fare una riflessione: i residenti in Italia esultano per la riduzione dei parlamentari mentre i residenti all’estero avranno il 33% in meno dei loro rappresentanti. Il futuro, dunque, appare quanto mai complicato; si dovrà lavorare molto per poter ottenere qualche risultato in favore della comunità all’estero ma occorre dire che si merita questa caduta. Il motivo è dato anche dalla scarsa partecipazione al voto, infatti solo un 25% dei votanti ha inviato la scheda, forse perché disinteressati: quello che più interessa la maggioranza è ottenere la cittadinanza per avere il passaporto. Il sistema di voto è anche criticato da molto tempo, ma non è mai stato provveduto a modificarlo permettendo frodi e forti dubbi sulla segretezza del voto. Ormai è cosa fatta anche se si prevede che l’attuale legislatura durerà fino al 2023 e nel frattempo dovrà essere rifatta la legge elettorale. Da parte mia farò tutto il possibile per ottenere l’approvazione del progetto di legge che ho presentato per l’aumento del minimo delle pensioni per tutti gli italiani all’estero e mi impegnerò ulteriormente per migliorare la condizione e far conoscere sempre più la situazione degli italiani all’estero. Continuerò a battermi, e con rinnovato impegno, per sviluppare il “made in Italy” e ancora affinché in America meridionale si incentivi il lavoro e la presenza industriale e commerciale Italiana, che da sempre è il mio fondamentale obbiettivo. L’Italia, da parte mia, non si dimenticherà mai degli italiani all’estero che vivono ed operano con la ferma idea della nostra madre-patria”.
On.le Eugenio Sangregorio