Si dice che i cigni, quando intuiscono di dover morire, riescono a cantare come mai prima, proprio perché consapevoli che la loro vita terrena è giunta al termine, lo fanno per cercare di farsi notare per l’ultima volta.
Il Sen. Porta – parafrasando il canto del cigno – evidentemente consapevole che per lui il ruolo di parlamentare finisce con questa legislatura, come avviene ormai in occasione di ogni elezione da parte del suo partito di appartenenza e quindi ben istruito in proposito, mette in moto la macchina del fango per cercare di delegittimare e denigrare all’opinione pubblica il diretto concorrente USEI.
Questo nuovo “Savonarola” della politica italiana dimentica però che l’USEI ha le spalle larghe per contrastare questi miserevoli ed infondati attacchi e dimentica ancora quanto riportato nella Relazione della Giunta delle Elezioni e delle Immunità Parlamentari del Senato del 25.11.2021 laddove si afferma che “dal quadro dei risultati elettorali scaturiti dalla consultazione del 2018 si può ricavare che anomalie nelle percentuali elevate di voto non riguardano solo il senatore nell’area dell’Argentina, ma lo stesso candidato Porta che ha registrato analoghe, elevate percentuali nell’area del Brasile e cioè il 61,65% del totale dei voti riportati dalla lista del Partito Democratico”.
La lingua italiana sarà pure una lingua difficile ma per capire quanto testè detto ossia che il Sen. Porta ha fatto riscontrare anomalie nelle percentuali elevate di voto in suo favore nell’area del Brasile, crediamo che non necessiti di ulteriori spiegazioni!
I comunicati stampa del Sen. Porta, quindi, per fare un’altra similitudine, appaiono come il detto che “il bue chiama cornuto all’asino”!
Poichè, comunque, il Sen. Porta con queste infondate e farneticanti affermazioni ha travalicato ogni limite e la sua campagna di disinformazione ed insulti – attuata con ogni mezzo di comunicazione, compreso internet – orchestrata nella piena consapevolezza della falsità delle informazioni diffuse, ledono fortemente la reputazione del Partito USEI, dei suoi appartenenti e sostenitori, si procederà a denunciare il suddetto nelle competenti sedi giudiziarie, perché a nessuno, Senatore compreso, è permesso di denigrare, diffamare e ledere la reputazione altrui.
On. Eugenio Sangregorio