(9Colonne) Roma, 26 nov – Il deputato Eugenio Sangregorio (Usei) si appella al Presidente della Repubblica e ai due vice presidenti del Consiglio per chiedere "un intervento urgente a favore degli italiani emigrati che ora vivono in stato di povertà". Con due lettere distinte, una indirizzata al Capo dello Stato, Sergio Mattarella, e l'altra ai ministri Matteo Salvini e Luigi di Maio, Sangregorio – eletto all'estero nella circoscrizione America meridionale – chiede alle istituzioni di "affrontare subito il problema perché nel mondo troppi sono i cittadini italiani emigrati che versano in condizioni di indigenza assoluta e che non hanno diritto di fruire nemmeno della pensione minima garantita di 300 euro mensili prevista dalla Riforma Dini". Molti di loro, spiega Sangregorio, "hanno rinunciato a tenere per sé i pochi soldi guadagnati pur di assicurare ai loro cari ancora in Italia una piccola rimessa mensile". Continua il deputato: "Chi vive in condizioni di povertà in Italia, ha la possibilità di usufruire di mense, dormitori e sanità pubblica, chi invece è emigrato all'estero non ha la stessa fortuna". Eppure, sottolinea il parlamentare.
"l'articolo 3 della Carta Costituzionale scrive a tal proposito che è compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli che limitano
di fatto la libertà e l'eguaglianza".
"Nelle scorse settimane – prosegue il deputato nella sua lettera – ho presentato proprio su questo tema, un emendamento alla legge di Bilancio, per consentire ai nostri concittadini residenti all'estero di non sentirsi abbandonati dalla propria Patria natale. L'emendamento prevede la creazione di un fondo annuale dal 2019 dotato di 10 milioni di euro, un minuscolo capito di spesa da inserire nell'ambito del reddito di cittadinanza. Un piccolo gesto – aggiunge Sangregorio – per eliminare questa vergogna nazionale, che a mio parere rappresenta parte del fallimento delle nostre politiche sociali". Sangregorio ha chiesto un incontro al Presidente della Repubblica per illustrare nel dettaglio i contenuti degli emendamenti presentati a sua firma e per "invocare un intervento del Capo dello Stato a supporto dei tanti italiani all'estero ridotti in condizione di grave povertà". Medesima richiesta è stata inviata ai due vice Presidenti del Consiglio per "illustrare i motivi che rendono necessario trovare questi fondi, all'interno della legge di Bilancio. Conto molto sulla loro sensibilità – conclude Sangregorio – visto che pur di sostenere i più bisognosi, hanno sfidato l'Europa". (Red)