“Nessuno paga l’Imu sulla prima casa in Italia, solo gli italiani all’estero. E’ giusto? Noi crediamo sia una discriminazione assurda, i nostri emigrati non se lo meritano”. Dal Sud America parla Eugenio Sangregorio, presidente dell’Unione Sudamericana Emigrati Italiani
Mentre in Italia la politica è alle prese con le solite elucubrazioni sulla legge elettorale e sul voto anticipato, dall’altra parte del mondo, qui in Sud America, i nostri fratelli italiani continuano ad avere gli stessi problemi di sempre. Devono fare i conti con le nuove tasse imposte dal governo a guida Pd (vedi i 300 euro per la cittadinanza italiana), e con quelle imposte dai governi che lo hanno preceduto, come quello di Mario Monti, un disastro per noi italiani nel mondo. Così, mentre in questa parte del pianeta è piena estate e in Italia è ancora inverno, sono sempre più i connazionali che contattano l’USEI chiedendo di fare il possibile per convincere il governo a eliminare quella ingiusta e iniqua tassa sulla prima casa che si chiama Imu.
Nessuno paga l’Imu sulla prima casa in Italia, solo gli italiani all’estero. E’ giusto? Noi crediamo sia una discriminazione assurda, i nostri emigrati non se lo meritano. Anche perché sempre più spesso qui in Sud America chi è proprietario di casa in Italia è perché l’ha ereditata dai genitori, dai nonni, e si tratta di immobili di grande valore affettivo ma talvolta di modesto valore economico. Tuttavia, per quell’immobile un italiano nel mondo potrebbe dover sborsare anche mille, duemila euro l’anno. Quando va bene. Sì, perché non solo gli italiani all’estero sono rimasti gli unici a pagare l’Imu sull’unica e prima casa in Italia, ma la pagano come se fosse la loro seconda abitazione, dunque con l’aliquota relativa alla seconda casa. Ci rendiamo conto?
BASTA IMU
E’ una pazzia. E’ davvero vergognoso. Se poi pensiamo alla guerra tra poveri che il governo ha innescato esonerando dalla tassa sulla casa SOLO i pensionati italiani residenti all’estero, non possiamo che indignarci ancora di più, certi come siamo che dietro questa decisione si nasconde in realtà l’interesse politico dei partiti di governo, evidentemente attenti a mantenere quelle casse di risonanza garanti del voto che sono i patronati, vere e proprie officine di consenso e di fedeltà ai soliti noti.
Ci vuole più rispetto per quegli italiani nel mondo che sono stati costretti a lasciare la propria Patria per cercare all’estero una vita migliore. Oltre confine lavoravano e gran parte dei loro guadagni li mandavano in Italia, contribuendo così alla rinascita della nostra Penisola. Aboliamo l’Imu per TUTTI i nostri connazionali residenti oltre confine: gli italiani all’estero meritano questo riconoscimento.
Eugenio Sangregorio, presidente USEI
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