LUPI, COLUCCI, TONDO e SANGREGORIO. — Al Ministro dell’economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:
da Il Corriere della Sera del 3 luglio 2019 si apprende che tra una decina di giorni dovrebbe prendere corpo «Progetto Italia», il maxi-polo delle costruzioni che ruoterà attorno al gruppo Salini Impregilo. Avrà il supporto di Cassa depositi e prestiti che metterà sul tavolo quasi 300 milioni di euro di equity per consolidare il settore dei general contractor, nell’ottica di far ripartire le grandi opere nel nostro Paese;
dallo stesso articolo si apprende che a «Progetto Italia» parteciperanno altri costruttori, come Pizzarotti, Rizzani de Eccher, Astaldi, Condotte ed altri;
Cassa depositi e prestiti darebbe il via libera all’operazione solo a seguito della creazione di un comitato di indirizzo strategico in grado di supervisionare i grossi investimenti e le maxi-commesse e sarà guidato da Pietro Salini;
il maxipolo dovrebbe realizzare una serie di opere rimaste ferme: dalla linea ferroviaria Napoli-Bari al terzo valico di Genova, dall’alta velocità Brescia-Verona-Padova ai nuovi tracciati delle metropolitane di Roma e Milano –:
se il Ministro interrogato ritenga strategica questa operazione, se tale operazione rientri nelle competenze di Cassa depositi e prestiti e quali garanzie abbia ottenuto dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti affinché si possa effettivamente procedere al riavvio delle opere in premessa.
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